Il sole è uno dei migliori alleati per la salute e il mantenimento della forma fisica, Ma nelle giuste dosi
IL SOLE E LA PELLE Gli effetti immediati di una lunga esposizione non protetta ai raggi del sole sono: eritema, orticaria e scottature, cui si accompagnano effetti a lungo termine come macchie, cheratosi e invecchiamento precoce, tutte condizioni che nel tempo possono degenerare e predisporre allo sviluppo di disturbi più gravi. La pelle è il primo organo del corpo umano che viene a contatto con le radiazioni da qualunque sorgente esse provengano (naturali quali il sole,o artificiali).
I RAGGI UV Le radiazioni che riescono a oltrepassare la barriera protettiva naturale dell’atmosfera terrestre sono composte da tre diversi tipi di luce: quella visibile ad occhio nudo; quella infrarossa invisibiile e responsabile del senso di calore; quella ultravioletta (UV-A, UV-B e UV-C) che con le sue diverse lunghezze d’onda può essere più o meno assorbibile dalla pelle. I raggi UV: favoriscono la pigmentazione della cute stimolando la produzione di melanina; favoriscono il trofismo e l’accrescimento osseo stimolando la sintesi della vitamina D; svolgono azione disinfettante, essicante e terapeutica migliorando alcune manifestazioni cutanee come acne, psoriasi ed eczema; favoriscono la circolazione e stimolano l’attività dei globuli bianchi. I 6 FOTOTIPI Esistono 6 fototipi determinati in funzione della carnagione, del colore dei capelli, della presenza di efelidi (lentiggini, ndr) e della capacità dell’individuo di abbronzarsi. Tanto più è alto il fototipo maggiore è il tempo consentito di esposizione al sole prima che insorgano eritema e ustioni solari. Più il fototipo è basso, più il fotoprotettore da utilizzare deve essere elevato. Oltre all’individuazione precisa del proprio fototipo per abbronzarsi in modo sicuro e naturale è fondamentale: – esposizione graduale ai raggi solari per preparare la pelle all’esposizione solare intensa e prolungata; – non esporsi al sole nelle ore calde specialmente tra le ore 11.00 e le ore 15.00 prestando attenzione anche alla latitudine alla quale ci si trova; – prestare attenzione alle superfici riflettenti come acqua, neve, sabbia che riflettono i raggi ultravioletti; – prestare attenzione all’esposizione in quota, all’ombra, e anche nell’acqua. Il fattore di protezione, l’SPF (Sun Protection Factor) è l’indice del livello di protezione contro i raggi UV e viene espresso con un valore numerico, determinato mediante test fisici e biologici in vivo e in vitro: indica il numero di ore di esposizione solare in cui il prodotto è efficace nell’evitare eritemi.
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